Ci sono i giorni no

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Ci sono giorni no. Quei giorni in cui nonostante la passione, nonostante la consapevole necessità, nonostante tutto, proprio non ti va di prepararti la borsa, di uscire per andare in palestra, di andare a correre o a pedalare. Insomma di allenarti hai veramente poca voglia. E si parla in questo caso di coloro che si allenano abitualmente, coloro che riescono ad impegnarsi mediamente 150-180 giorni l’anno. Hai avuto una giornata difficile, hai la testa piena di difficoltà o chissà che altro, e allora rinunci: da un punto di vista biologico si viene in pratica a realizzare una prevalenza dell’ormone Cortisolo, per antonomasia quel “disgraziato” che compare in condizioni di stress e negatività, e che tra le altre cose produce una pigrizia a volte invincibile. Cosa fare per trovare quella forza che ti faccia prendere la decisione di andare? A tal proposito è interessante sapere che diverse istituzioni scientifiche internazionali si sono impegnate nel voler approfondire questa tematica e riuscire contemporaneamente a dare delle risposte, a volte bizzarre, ma caratterizzate comunque da metodo scientifico.

Secondo una ricerca della University of New Hampshire, utilizzando il sistema del “positive memory” si riuscirebbe a superare quella sensazione che ti blocca: ricordarsi le piacevoli sensazioni che un bel training è riuscito a darti sarebbe un valido sistema per attivare le aree celebrali del benessere e metterti così in moto.

L’European Journal of Social Psycology ha pubblicato un articolo scientifico dove si parla della necessità di darsi degli ordini. In particolare bisognerebbe rivolgersi a se stessi dandosi del tu anzichè l’io: questo tipo di tecnica innescherebbe un meccanismo di obbedienza tale da far alzare il fondoschiena dalla sedia o dal divano e andare.

La Harvard Business School sottolinea invece un altro tipo di sistema, e cioè quello di guardarsi davanti ad uno specchio con postura da atleta, petto in fuori, spalle dritte e sguardo da guerriero. Così facendo si instaurerebbe un quadro ormonale diverso in grado di farti aumentare il desiderio di andare ad allenarti.

Uno studio congiunto delle Yale e della Harward University poi, ha messo in evidenza il fatto che sarebbe indispensabile concentrarsi più su quello che si è, piuttosto che su quello che si fa. Traducendo, se ti senti una persona dinamica e attiva, andarti a stancare rientrerebbe a far parte del tuo modo di essere, per cui sarà più difficile rinunciare. Se invece ti vedi e ti senti come uno che va ad allenarsi saltuariamente risulterà più semplice rinunciare perché il training sarà vissuto come un semplice accessorio della tua essenza.

Evidenze scientifiche a parte, il discorso può essere semplificato facendo una semplice analisi della situazione: se il “giorno no” capita 3-4 volte l’anno possiamo anche assecondarlo e considerarlo come una legittima richiesta del corpo e della mente alla ricerca di uno stacco dalla consuetudine. Se invece le 3-4 volte diventano mensili allora sarà necessario rivedere le cose diversamente. Per concludere, se in giro non c’è grande energia positiva per smuovervi, provate a forzarvi: dopo un training seguito da una bella doccia, il “disgraziato” sarà quasi scomparso e le amiche endorfine alleate alla serotonina vi ristabiliranno una nuova condizione portando voi stessi a ringraziarvi di aver forzato un pochettino!


Alfredo Stecchi
Dottore di Ricerca in Scienza dello Sport
Nutritional Sport Consultant (Miur-Cnm)
Dottore in Scienze Motorie



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