I falsi miti del fitness

Torna agli articoli

Se ne sentono veramente di tutti i colori. Di luoghi comuni errati sul fitness e sul benessere esistono ancora in grandi quantità e c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Proviamo ad analizzare solo quelli più frequenti e “interessanti”.

Prima pero lasciatemi dire che questi piccoli articoli nascono con l’intento di focalizzarsi brevemente su argomenti specifici. Accessibili a chiunque, mi auguro. Le tematiche hanno sempre contenuti di tipo scientifico-sperimentale, ma la seriosità e la rigidità accademica vengono in questo caso messi da parte.

Non si può iniziare l’argomento di oggi evitando di parlare dell’acido lattico. Il tanto demonizzato acido lattico è infatti accusato di produrre i dolori muscolari che vengono avvertiti 1-2 giorni dopo allenamenti ad alta intensità, o quando vengono effettuate nuove esercitazioni muscolari con nuovi tipi di contrazioni (soprattutto di tipo eccentrico). Ebbene, questi dolori non sono altro che delle microlacerazioni muscolari a cui l’organismo si adatta in modo naturale per poi predisporsi ad affrontare gli stessi sforzi con minori fastidi successivi, migliorando la propria forza e resistenza. L’acido lattico in verità viene smaltito e in parte riconvertito in “benzina” in circa due, massimo tre ore dal termine del training. Ricordatevelo.

Altro argomento gettonato è quello riferito al dimagrimento localizzato, secondo alcuni attuabile. La stragrande maggioranza delle sperimentazioni scientifiche hanno negato questa possibilità perché la cascata di ormoni bruciagrasso avverrebbe uniformemente in tutto il corpo e non in singoli punti localizzati. Molti studi hanno dimostrato infatti come le braccia dei tennisti abbiano entrambe le stesse percentuali di adipe, pur essendo una delle due iperutilizzata rispetto all’altra. Al momento quindi non vi sono evidenze che possano conclamare la possibilità di indirizzare l’impegno. Questo obbiettivo è realizzabile solo in modo indiretto, coordinando varie componenti di tipo alimentare e di allenamento tali da modificare la composizione corporea e la sua architettura.

Esiste poi il mito che proibirebbe attività di tipo aerobico, e in particolare della corsa, per evitare il la riduzione del muscolo. Secondo questa teoria il corpo dotato di un sistema muscolare significativo perderebbe tessuto magro se si aggiungesse all’allenamento con i carichi anche la corsa. Questa evenienza si può venire a realizzare soltanto con il passare del tempo se si segue una alimentazione ipocalorica e soprattutto se si riduce o si abbandona l’allenamento muscolare. Una piccola nota extra: un corpo molto muscolato, se non svolge un’attività naturale come la corsa non potrà mai essere un fisico realmente bello! Apparirà bello solo se fermo o in fotografia. La vera bellezza esteriore secondo un concetto moderno infatti deve possedere quella flessuosità, quel portamento disinvolto e dinamico che solo l’addizione della corsa riesce a dare: ecco quindi che un corpo, se pur ben muscolato e definito, non potrà mai raggiungere il massimo delle proprie potenzialità senza la corsa.

Fra le tante corbellerie che si sentono in giro c’è infine quella del dimagrimento per accentuata sudorazione, quando ad esempio si va in sauna, oppure quando si utilizzano indumenti per aumentare il quantitativo di sudore. Allora, innanzitutto va detto che il sudore è una risposta dell’organismo per diminuire la temperatura del corpo: proprio così, un sistema per evitare che il calore del corpo non aumenti eccessivamente con conseguenze poco piacevoli. Tuttavia, la perdita limitata di liquidi rimane una cosa positiva in un’ottica di depurazione e traspirazione della pelle, ma non consente alcun genere di dimagrimento nella maniera più assoluta. Nell’immaginario comune, il grasso andrebbe a sciogliersi con il calore, come il burro in padella.

L’unico sistema per dimagrire, oltre ad una migliore organizzazione dell’alimentazione, è l’incremento del consumo di ossigeno, cioè l’ingresso e l’uscita maggiore di aria che respiriamo: questo meccanismo si viene a realizzare quando c’è un LAVORO (Forza x Spostamento), che tradotto significa quando c’è uno sforzo contemporaneamente ad un movimento.

L’aumentata sudorazione, gli allenamenti di tipo passivo dove sono le macchine a compiere il lavoro, o qualche altra invenzione commerciale non sono assolutamente efficaci per dimagrire, dovete aumentare il consumo di ossigeno.

Alfredo Stecchi
Dottore di Ricerca in Scienza dello Sport
Nutritional Sport Consultant (Miur-Cnm)
Dottore in Scienze Motorie



Gallery


Se vuoi avere informazioni su una tua problematica specifica clicca qui e contattami